I riti vudù non c’entrano nulla con il calcio ma purtroppo sono diventati di attualità per via di una rissa scoppiata in campo tra Lukaku e Ibrahimovic che è costata ad entrambi la squalifica di una giornata in Coppa Italia.
La parola di per sé non sarebbe offensiva ma in una frase che ha lo scopo di colpire una persona sì. Sarebbe un termine da considerare importante perché se da una parte ha origine nelle credenze più profonde e antropologiche dell’Africa e della cultura afroamericana, dall’altra è anche al centro di tempi di cronaca nera importanti.
La parola vudù è subito associata ai famosi riti con una bambola che rappresenta una persona e si condiziona o si tortura attraverso delle pratiche e dei rituali. Alla parola vudù si può associare anche la parola zombie, inoltre tantissimi giochi da tavolo, videogiochi e addirittura nel mondo delle scommesse (clicca qui), questo termine viene usato nei titoli e a scopo promozionale. Che ne pensate voi di questo? È giusto usare una parola ricca di significati, storie ed elementi profondi da conoscere per finalità pubblicitarie, promozionali o anche ludiche? A voi la parola ma intanto leggete 😉
Che cosa è successo in campo tra Lukaku e Ibrahimovic?
Tutto avviene alla fine della partita a seguito di un fallo di Romagnoli su Lukaku. Nella discussione, Ibra ha pronunciato delle parole offensive e ha detto in maniera volgare a Lukaku di andare fare il suo voodoo. I compagni intervengono per evitare che ne nasca una scazzottata, le foto diventate virali fanno vedere un testa a testa fisico tra i due giocatori.
Il Voodoo che però in italiano si scrive anche vudù è una religione e anche un insieme di riti, pratiche e credenze provenienti dall’Africa ma anche dalla cultura afroamericana. Romelu Lukaku è nato ad Anversa, le origini però sono congolesi, il padre ha giocato nella nazionale congolese, altri famigliari del calciatore interista hanno intrapreso la carriera sportiva.
Che cos’è il vudù, una breve introduzione
Il vudù è una religione africana e afroamericana con elementi sincretici, ovvero credenze, pratiche e rituali dove le religioni più antiche dell’Africa si sono unite al cristianesimo a partire dall’epoca coloniale.
All’interno di questo mix c’è anche tantissimo esosterismo, per questo ricco di pratiche che messe in atto possono essere anche pericolose pe le persone, in questa maniera il vudù è considerata nell’elenco ufficiale delle nuove religioni ma anche tenuta sotto controllo. Vudu significa spirito o divinità ma anche segno del profondo. In Italia noi scriviamo soprattutto voodoo per grafia anglosassone, ma si potrebbe anche scrivere vodou, vaudou, vodun o vodoun in fon, una lingua africana.
Su molti manuali e anche enciclopedie online si scopre che esiste una religione vuduista più antica e originari tra Africa Occidentale e America Latina nata tra Seicento e Settecento, periodo di colonizzazione e soprattutto di schiavitù nera importata nelle Americhe. Esiste poi un vudù moderno che si è evoluto anche come conseguenza della minor schiavitù e di libertà che hanno riportato i paesi colonizzati a riconsiderare le religioni presenti prima della colonizzazione e anche prima dell’arrivo del cristianesimo.
L’interesse di scrittori e curiosi nei confronti del vudù
Nel vudù si crede nella vita dopo la morte, nella continua esistenza dell’anima e della presenza delle persone decedute tra i vivi. Ciò crea tantissime pratiche, riti, momenti di preghiera e venerazione che hanno sempre incuriosito gli scrittori e anche gli europei che ne vengono a conoscenza attraverso film o documentari dagli effetti cinematografici molto elevati.