Ho deciso: inizio a vendere il mio olio. Ma come?

L’olio d’oliva: prospettive di un mercato in espansione

Il made in Italy è ormai una delle realtà che trascina l’economia del nostro paese verso prospettive di ripresa. Con tale termine si considerano l’insieme di quei prodotti che hanno la specifica caratteristica di essere parte integrante della cultura e dell’ambiente italiano. L’olio d’oliva è uno degli esempi di come un alimento tipico, consumato da tutti gli italiani, possa essere parte integrante di un nuovo mercato non solo nel nostro paese, ma anche in Europa e nel mondo.

La crescita di questo settore ha portato un interesse maggiore nei confronti della produzione dell’olio d’oliva. Se si ha a disposizione un terreno, potrebbe essere molto conveniente iniziare a sviluppare un’impresa, al fine di produrre e vendere olio extravergine di oliva.
Ma quali sono i passi fondamentali? Cosa si deve prendere in considerazione? In questa guida andremo ad analizzare ogni singolo aspetto utile al fine di poter iniziare a vendere l’olio.

La scelta di vendere l’olio: dalla decisione alla creazione di un’azienda

Il primo aspetto da considerare, è che anche se si ha a disposizione un terreno, abbastanza ampio con la presenza di ulivi, vi sono delle differenze sostanziali dalla semplice raccolta di olive alla creazione di un’azienda. Infatti, per vendere l’olio d’oliva, sarà necessario che si venga a creare una struttura societaria ben definita. Oggi, grazie alle nuove tipologie di società, sarà possibile in pochissimo tempo aprire una partita IVA per aziende agricole, oppure una ditta individuale.
I costi sono molto ridotti e inoltre la tipologia di regime fiscale è molto agevolato, permettendo al piccolo imprenditore di non pagare tasse se produce un reddito d’impresa al di sotto dei 7.000 €.

È importante considerare che la P. IVA permette sia la vendita dell’olio presso l’azienda di produzione che nei negozi, ma solo se il prodotto che si viene a creare, utilizzi in maggioranza le olive del proprio terreno. Se si vuole ampliare l’attività, aumentando la produzione e superando il limite del 49% di olio non prodotto direttamente, si suggerisce l’apertura di una seconda P. IVA a fini commerciali.

Il marketing e la scelta del target: come vendere il proprio olio

I prodotti Made in Italy sono una realtà concreta e in piena evoluzione, ma non basta iniziare a produrre olio per poterlo poi vendere e avere un ritorno economico. Come ogni impresa, anche l’attività riguardante l’olio d’oliva risponde a una serie di regole commerciali bene precise.
Il marketing è un fattore che si deve prendere in considerazione, dato che è lo strumento principale attraverso il quale sarà possibile far conoscere il proprio prodotto al pubblico, influenzando in maniera diretta la crescita di un’azienda oppure la sua scomparsa.

Creare la giusta pubblicità non è più una semplice opzione, ma una vera e propria necessità. Sarà possibile scegliere di dedicarsi personalmente a tale attività nel caso in cui si ha già esperienza, oppure, se non si ha dimestichezza con la materia, o la capacità di tenere al di fuori l’emotività, si consiglia di impiegare società specializzate che naturalmente prevedono un costo.

Ma come fare a vendere il proprio olio?

Di seguito si pongono alcuni consigli:

  • scegliere l’obiettivo: prima di affrontare qualunque investimento, si suggerisce di chiarire l’obiettivo per cui si viene a creare un’azienda e quindi la vendita di olio. Con tale termine si considera il motivo che spinge un imprenditore a scegliere di dedicarsi a questa attività e alla meta che vuole raggiungere;
  • valutare il target: il passo successivo è quello di stabilire il target di riferimento. Infatti l’olio che si andrà a produrre potrà avere delle caratteristiche e un costo che non soddisferà tutti i clienti ma uno specifico gruppo di soggetti. Individuare quale possa essere la fascia di acquirenti interessati al proprio prodotto è il primo passo per sviluppare la vendita;
  • utilizzare i nuovi canali di vendita: in un mondo in cui la tecnologia è il motore su cui si sviluppa l’intero mondo economico, anche le attività agricole come la produzione dell’olio sono inevitabilmente connesse ad essa. Infatti è fondamentale adattarsi ai nuovi sistemi di mercato, apprendendo il selling marketing e il social marketing, ovvero la vendita attraverso i social network come Facebook, Instagram e YouTube. Apprendere le giuste strategie per allestire un sito web può essere molto importante al fine di scalare le classifiche dei motori di ricerca e aumentare la propria visibilità. Grazie a Internet, un’azienda può avere un grande successo;
  • contattare i possibili compratori: una volta identificato il target e attivato i sistemi di vendita, si potranno contattare i possibili compratori, che sono aziende, negozi oppure i locali che forniscono ai loro clienti prodotti naturali e di produzione limitata;
  • porre attenzione alla qualità: infine, per rendere la vendita efficace, si suggerisce di produrre un olio che abbia delle qualità che si distinguono dagli altri in quanto a eccellenza del prodotto. Se poi il costo è contenuto, data la produzione diretta, ciò potrà facilitare la vendita.

Le autorizzazioni necessarie per la vendita dell’olio

Per poter iniziare a vedere il proprio prodotto, non è necessario solo averlo, ma anche effettuare una serie di permessi. La burocrazia in Italia è abbastanza complessa e, per certi aspetti, prevede la compilazione di numerosi documenti per ricevere le autorizzazioni.
Se si vuole effettuare la vendita direttamente nella propria azienda non è necessaria nessuna Dichiarazione di Inizio attività. Sarà comunque consigliabile effettuare espressa richiesta al comune di riferimento in cui è presente la società e attendere il silenzio assenso nei successivi quindici giorni.

Nel caso in cui invece si vuole vendere il prodotto in un negozio, oppure presso una fiera, si dovrà effettuare domanda direttamente al comune di riferimento, compilando l’apposito modulo previsto e con allegati tutti i dati dell’azienda, come P. IVA, documento dell’amministratore e certificato della Camera di Commercio, con in aggiunta una specifica di tutti i prodotti che si vogliono vendere.
La regola vale anche nel caso in cui si decide di presentare il proprio olio di oliva in fiere e manifestazioni per tutta Italia.

Le attrezzature necessarie alla produzione: quali sono gli strumenti fondamentali

Rendere un’impresa agricola efficiente e al contempo proficua, potrà permettere uno sviluppo della produzione con un allargamento della stessa. Per questo è importante l’impiego dei giusti attrezzi necessari al fine di creare l’olio di oliva che si potranno distinguere in base alle fasi che porteranno alla realizzazione del prodotto: la raccolta delle olive, la loro preparazione, la produzione dell’olio e l’imbottigliamento. Di seguito elenchiamo quelli più importanti e consigliamo di visitare il sito di AgristoreCosenza per gli acquisti:

  • raccolta delle olive: questa può avvenire per mezzo di semplici reti che vengono poste alla base del tronco, oppure con degli scuotitori che accelerano il processo. Le olive verranno raggruppate in cassette quasi sempre di plastica e trasportate presso l’azienda;
  • pulizia e lavaggio: spesso l’oliva arriva piena di terreno o con l’aggiunta di rametti. Prima di essere quindi spremuta, passerà attraverso le defogliartici. Questi strumenti prevedono la presenza di una sottile rete che, muovendosi, fa transitare l’oliva, lasciando indietro le foglie e i rametti. Sono presenti modelli a mano oppure elettrici. Infine saranno importantissime ampie cisterne che vengono riempite di acqua al fine di effettuare il lavaggio del prodotto;
  • produzione: il mini frantoio è uno degli strumenti principali che permette di realizzare l’olio. Le olive vengono schiacciate all’interno di questo attrezzo e formeranno una pasta omogenea. Sono disponibili mini frantoi tradizionali oppure a ciclo continuo che permettono di effettuare anche la gramolazione dell’olio. Il liquido creato sarà fatto transitare attraverso una serie di filtri in modo da ripulirlo da qualunque particella e renderlo ancora più limpido. Infine saranno necessari ampi serbatoi principalmente di alluminio in cui conservare l’olio;
  • imbottigliamento: per vendere l’olio d’oliva, sarà necessario travasarlo in appositi contenitori. Per questo processo si avrà bisogno di imbottigliatrici che sigillino il prodotto all’interno delle bottiglie. Si consiglia anche un’etichettatrice in modo da poter indicare il luogo di produzione e dare un volto all’olio.

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